Disturbi funzionali gastrointestinali nei bambini: un’attenzione individuale per la diagnosi e la terapia

I disturbi funzionali gastrointestinali sono una delle principali cause di consultazione medica nei bambini e negli adolescenti. Tuttavia, questi disturbi sono spesso sottovalutati e mal diagnosticati, poiché non ci sono segni evidenti di patologia organica. Nel 1994, gli esperti internazionali hanno sviluppato i criteri di Roma per definire e classificare i disturbi funzionali gastrointestinali nei bambini. In questo articolo, discuteremo i criteri di Roma e il loro ruolo nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi funzionali gastrointestinali nei bambini.

Definizione e classificazione dei disturbi funzionali gastrointestinali
Secondo i criteri di Roma, i disturbi funzionali gastrointestinali sono caratterizzati dalla presenza di sintomi gastroenterologici persistenti, senza una causa organica identificabile. I sintomi possono includere dolore addominale, diarrea, stipsi, vomito e nausea. La classificazione dei disturbi funzionali gastrointestinali è basata sulla sede del tratto gastrointestinale coinvolta, e comprende la dispepsia, la sindrome dell’intestino irritabile e la disfunzione intestinale non specifica.

Dispepsia:
La dispepsia è un disturbo gastrointestinale caratterizzato da dolore o disagio nella parte superiore dell’addome, nausea, bruciore di stomaco, gonfiore, senso di pienezza dopo i pasti e vomito. La dispepsia può essere ulcera-peptica o funzionale. La dispepsia ulcerosa è associata a ulcere gastriche o duodenali, mentre la dispepsia funzionale è caratterizzata da sintomi di dispepsia senza una causa organica evidente.

La dispepsia funzionale può essere diagnostica secondo i criteri di Roma, che richiedono la presenza di dolore o disagio addominale superiore, bruciore di stomaco, nausea, sensazione di pienezza e/o gonfiore dopo i pasti, e il loro ripetersi per almeno 12 settimane nell’ultimo anno. Tuttavia, la diagnosi di dispepsia funzionale richiede l’esclusione di altre patologie organiche, come la gastrite, la malattia da reflusso gastroesofageo e la sindrome dell’intestino irritabile.

Sindrome dell’intestino irritabile:
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disturbo funzionale gastrointestinale comune che colpisce molte persone, soprattutto quelle di età adulta. La sindrome dell’intestino irritabile è caratterizzata da una serie di sintomi, tra cui dolore addominale, diarrea, stipsi, gonfiore e sensazione di incompletezza dell’evacuazione.

La diagnosi di IBS viene effettuata secondo i criteri di Roma, che richiedono la presenza di dolore addominale ricorrente o disagio addominale associati a due o più dei seguenti sintomi: cambiamenti nella frequenza delle evacuazioni, cambiamenti nella consistenza delle feci, sensazione di evacuazione incompleta o gonfiore addominale. Tuttavia, la diagnosi di IBS richiede l’esclusione di altre patologie organiche, come la malattia infiammatoria intestinale, la celiachia e il cancro del colon.

Disfunzione intestinale non specifica:
La disfunzione intestinale non specifica (NSD) è un disturbo funzionale gastrointestinale che si manifesta con sintomi come cambiamenti nella frequenza delle evacuazioni, cambiamenti nella consistenza delle feci e dolore addominale. Tuttavia, a differenza della sindrome dell’intestino irritabile (IBS), i sintomi della NSD non soddisfano i criteri diagnostici di IBS o di altre patologie gastrointestinali organiche.

La diagnosi di NSD viene effettuata secondo i criteri di Roma, che richiedono la presenza di dolore addominale ricorrente associato a cambiamenti nella frequenza delle evacuazioni e/o nella consistenza delle feci. Tuttavia, la diagnosi di NSD richiede l’esclusione di altre patologie gastrointestinali organiche.

Approccio diagnostico e terapeutico
L’approccio diagnostico ai disturbi funzionali gastrointestinali è basato sulla valutazione dei sintomi e sull’esclusione di altre patologie gastrointestinali. La terapia dei disturbi funzionali gastrointestinali dipende dalla gravità dei sintomi e può includere farmaci per il controllo dei sintomi, terapie comportamentali e modifiche della dieta.

In sintesi, i disturbi funzionali gastrointestinali sono una delle principali cause di consultazione medica nei bambini e negli adolescenti. I criteri di Roma sono stati sviluppati per definire e classificare i disturbi funzionali gastrointestinali nei bambini. L’approccio diagnostico ai disturbi funzionali gastrointestinali si basa sulla valutazione dei sintomi e sull’esclusione di altre patologie gastrointestinali. Il trattamento dei disturbi funzionali gastrointestinali può includere farmaci per il controllo dei sintomi, terapie comportamentale e modifiche della dieta, come la dieta a basso contenuto di FODMAP. Tuttavia, l’efficacia di queste terapie varia da paziente a paziente e non esiste un trattamento univoco che funzioni per tutti i pazienti. È importante che i medici e gli operatori sanitari adottino un approccio personalizzato nel trattamento dei disturbi funzionali gastrointestinali nei bambini, al fine di garantire il miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

I criteri di Roma sono uno strumento utile per definire e classificare i disturbi funzionali gastrointestinali nei bambini. I disturbi funzionali gastrointestinali sono una delle principali cause di consultazione medica nei bambini e negli adolescenti, e possono essere difficili da diagnosticare e trattare. L’approccio diagnostico e terapeutico ai disturbi funzionali gastrointestinali dipende dalla gravità dei sintomi e può variare da paziente a paziente. È importante che i medici adottino un approccio personalizzato nel trattamento dei disturbi funzionali gastrointestinali nei bambini, al fine di garantire il miglioramento della qualità della vita dei pazienti.

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