Quali esami non dovrebbero mancare nel check-up degli over 50?

Ottobre è il mese della prevenzione contro il cancro al seno, un’occasione che permette di estendere il discorso alla salute generale del nostro organismo. “Prevenire è meglio che curare” è infatti importante a qualsiasi età, ma, una volta superata la soglia dei 50 anni, diventa davvero essenziale; prendersi del tempo per se stessi e sottoporsi a controlli periodici riduce il rischio di insorgenza di molte patologie, permettendo una diagnosi precoce estremamente utile.

Il Ministero della Salute[1] e la Fondazione Umberto Veronesi[2] hanno messo a disposizione  un vero e proprio “Calendario della Prevenzione”, liberamente e facilmente consultabile dai loro siti web, efficace nell’evidenziare a quali esami sia auspicabile sottoporsi, relativamente a età e sesso.

Per quanto riguarda gli over 50, un attento monitoraggio di alcuni indicatori clinici permette di prevenire patologie assai comuni in questa fascia d’età. Nello specifico, secondo gli esperti, non dovrebbe mancare, una volta ogni due anni e per entrambi i sessi, un esame ematochimico mirato all’osservazione di alcuni parametri, come il colesterolo HDL, LDL e totale, il dosaggio del glucosio e la concentrazione dei trigliceridi, fondamentali nella prevenzione e nella cura di problematiche cardiovascolari molto diffuse (diabete, ipertensione, ictus). Sempre senza distinzioni tra uomini e donne, si consigliano una visita odontoiatrica, una visita oculistica e un controllo dei nevi, rispettivamente a distanza di uno, due e tre anni.

Nell’ambito degli esami specifici per sesso, alle donne sono consigliati l’autopalpazione mensile del seno e, ogni anno, una visita ginecologica con ecografia transvaginale e un controllo senologico con mammografia. Una volta ogni due anni è poi importante sottoporsi al Pap Test e all’HPV-Dna Test, così come, ogni tre-cinque anni, è altamente raccomandata una visita del cavo orale e della laringe, soprattutto per le fumatrici e le consumatrici regolari di alcolici.

Allo stesso modo, per gli uomini, gli esperti suggeriscono l’autopalpazione del testicolo una volta al mese, e un controllo annuale di esplorazione rettale con palpazione della prostata.

In aggiunta, a prescindere dal sesso e dalla programmazione generica, restano sempre valide le indicazioni del medico curante, le sue prescrizioni e gli eventuali accertamenti che potrebbe consigliare.

[1] http://www.salute.gov.it/portale/donna/calendarioPrevenzioneDonna.jsp?lingua=italiano&id=4504&area=Salute%20donna&menu=calendario

[2] https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/tools-della-salute/i-controlli-da-fare

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